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Sei personaggi in cerca d’autore…

Con un piccolo omaggio a Pirandello e con un palese gioco di parole, oggi vi si propone una serie – sei, per l’esattezza – di personaggi irreali, prestati dalle serie TV più famose. Tutti diversi, ma tutti accomunati non solo dalla medesima professione, ma anche da un “quid” di brillantezza e genialità. Chi ridanciano e solare, chi “folle” e più rivoluzionario… ma lasciamo che si presentino da soli.

Buona lettura!

Julius Hibbert

Personaggio cardine della serie televisiva “I Simpsons”, è anche il medico condotto della cittadina americana di Springfield.

A prima vista lui e la sua famiglia rimandano a quella de “I Robinson”, andata in onda in TV negli anni 80.

Hibbert è marito di Bernice, con cui ha tre figli. Si narra di diversi fratelli, ma si ha traccia solo del musicista Gengive Sanguinanti Murphy e il direttore dell’orfanotrofio di Shelbyville.

Non un semplice medico di base, in quanto pare vanti (o millanti) numerose specializzazioni tra cui chirurgia, pediatria e geriatria.

Tuttavia, in opposizione alla sua supposta competenza, emergono durante una puntata degli elementi che ne fanno dubitare le licenze e le idonee qualifiche all’esercizio della professione.

Eppure ha un Q.I. elevatissimo, tanto da garantirgli di gran diritto un posto al MENSA.

Il suo pregio, o caratteristica, principale non emerge tuttavia in campo lavorativo: l’ironia e la “creatività” lo caratterizzano sopra ogni cosa, difatti seguita a fare dispetti anche ai suoi pazienti, distinguendosi per una risata unica, quasi ragliasse.

Eclettico e bislacco, per pagarsi gli studi ha addirittura fatto lo… spogliarellista!

Christian Troy

Nip/Tuck. Una delle serie TV – in ambito medico – più inquietanti della storia!

Non solo per la trama, perennemente mutevole e, comunque, a dir poco strana ma anche per i personaggi che la popolano.

Christian Troy è un chirurgo plastico che fa coppia con Sean McNamara, vecchio amico e compagno di università con cui ha aperto un centro medico.

Il suo personaggio, almeno apparentemente o comunque inizialmente, è dipinto come un opportunista, narcisistico e decisamente viveur. Difatti non è raro che in ogni serie si narrino le sue liaisons con molte delle donne che ne fanno parte (tra cui la moglie del suo migliore amico, dalla cui relazione nascerà Matt).

Manipolatore e cinico presenta, nonostante tutto, un gran cuore in diverse occasioni. Tra tutte, il senso di protezione nei confronti dei figli, reali o presunti, che emergeranno nel corso della serie.

Si dice abbia subito molestie, ma di certo è che la sua vera madre lo ha abbandonato perché figlio di uno stupro, di cui vuole dimenticare tutto e omettere alla famiglia.

Troy è indubbiamente un ottimo medico, il che lo rende pressoché indispensabile nella clinica in cui lavora. Tuttavia il lupo perde il pelo… E a dispetto delle – supposte – prese di coscienza che talvolta lo assalgono sulla scia dei disastri emotivi e dei fallimenti relazionali, alla fine, flirtando con una donna, si rivelerà sempre uguale a se stesso.

Percival Ulysses Cox detto Perry

« Sono diventato medico per gli stessi quattro motivi di tutti: donne, soldi, potere e donne» (Perry Cox)

Particolare. Dal carattere poco morbido e asociale. E’ un gran medico, nonché il mentore di J.D., reale protagonista della serie: Scrubs – Medici ai primi ferri.

A differenza di molti omologhi, Scrubs è caratterizzato da minor “serietà” e aderenza alla medicina reale, il che fa dei personaggi anche degli umoristi oltre che  medici.

I suoi rapporti con il personale sono altalenanti. Principalmente scarsi e poco buoni, esclusa l’infermiera Carla Espinosa, sua unica confidente.

Anche sua moglie, infatti, ha chiuso la relazione coniugale, sebbene paradossalmente mantengano un legame – anche fisico – che li porterà a concepire due figli. Tra alti e bassi e stranezze varie, la loro unione pare che, stando a una possibile interpretazione a fine serie, rifiorisca.

Opportunista e duro, egocentrico distilla le sue dimostrazioni d’affetto, anche nei confronti del suo allievo per eccellenza di cui, nonostante le schermaglie, ha un’ottima opinione.

E non solo lavorativa, tanto da definirlo una volta: “un suo vero amico”.

Gregory House

Dr. House, oltre a a rappresetare la serie TV a sfondo medico più conosciuta e seguita, è anche un personaggio di spicco, ma alquanto complesso.

Non un semplice medico, ma un diagnosta dalla mente raffinata e dal pensiero acuto. Non a caso, è il primario del reparto di medicina diagnostica con specializzazione in nefrologia e infettivologia ma, soprattutto, è dipinto sulla falsariga di Sherlock Holmes.

“Greg” usa un ragionamento deduttivo, talvolta considerato bizzarro, ma solitamente esatto. Eclettico, colto e spigoloso, non perde occasione per mostrare la sua totale mancanza di tatto e fair play, a prescindere da chi abbia accanto!

Peculiarità, zoppica. House è claudicante a causa di una diagnosi errata, seguita ad un infarto, che lo costringe a muoversi grazie all’ausilio di un bastone (ma non disdegna comunque l’andare in moto!), giustificando così la sua dipendenza da “Vicodin”.

Tendenzialmente preferisce non visitare personalmente i pazienti, giustificandosi dicendo che “tutti mentono” (everybody lies).

Tra i personaggi collaterali, forte l’amicizia con un suo collega – James Wilson – e il rapporto paritario con il suo capo, la dirigente Lisa Cuddy. unica, forse, a tenergli testa.

Luka Kovač

Luka Kovač è un po’ l’uomo del mistero della serie TV E.R.: Medici in prima linea.

Croato, tanto per omaggiare la squadra finalista dei mondiali appena trascorsi, si trova a lavorare al P.S. di un ospedale di Chicago.

Come ogni bello e dannato che si rispetti, non solo è bravo sul lavoro, ma sortisce un certo fascino sul genere femminile del County General. Saranno solo tre, in realtà, le donne che lo turberanno – date le traversie di non poco conto – rubandogli il cuore per poi riappacificarsi e sistemarsi, definitivamente, con la sua Abby, infermiera presso la stessa struttura.

Ovviamente non v’è “oscurità” di un personaggio senza un passato altrettanto fosco. In realtà, Luka Kovač, non nasconde grandi segreti se non un dramma familiare (la morte di moglie e figli durante la guerra d’indipendenza croata) che ne ha causato la perdita della fede.

Fede che cercherà allontanandosi per un periodo dall’attività ospedaliera, affiliandosi a Medici Senza Frontiere, cercando di resettare la propria vita.

Riuscirà e, rientrato in America con una rinnovata fiducia in Dio, uscirà di scena proprio “mano nella mano” con sua moglie.

John Thackery

Protagonista assoluto della serie TV “The Knick”.

«Il mio dottore è orribile, un brutto soggetto narcisista, se vogliamo. Ma c’è qualcosa di eccezionale in lui: è un cattivo ragazzo, con una mente brillante». Forse la descrizione maggiormente rappresentativa, così come viene dalle parole del suo attore, Clive Owen.

Un po’ “poète maudit”, fosco, cupo, è in realtà un progressista, dall’intelligenza acuta e dedito all’innovazione scientifica. E medica.

Questo dottore multiforme affascina perché introspettivo, quasi filosofico e per le trasformazioni interiori che lo caratterizzano nel corso delle stagioni.

Un illuminista che ben ci insegna quali fossero le condizioni in cui esercitavano i medici all’epoca (il 1900 non è così indietro nel tempo, eppure – ad esempio – l’igiene accurata non era ancora una condizione necessaria per affrontare un’operazione.

Vizioso, cocainomane e geniale, ormai “si fa” tra le dita dei piedi. Inquieto e irrequieto, votato alla salvezza dei pazienti, è più incline a capirne le cause della malattia che a ricercare fama e gloria. Chiuderà il ciclo della serie operando il più difficile. Se stesso.

Perché l’operazione su se stesso non è solo fisica, ma anche mentale: non c’è nessuno di cui si sarebbe fidato, ma il suo essere visionario e rivoluzionario si scontrerà con dei limiti obiettivi, portandolo alla morte.

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